- Allattare
- Età per allattare
- Come fare?
- Latte: dosi
- Orari
- Dove allattare
- Pro e contro
- Strumenti
- Legge: maternità, paternità e ferie
Allattare
Ci sono diversi modi di allattare: allattamento al seno, artificiale o misto. E' possibile allattare in gravidanza, in tandem, ma anche in modo indotto.L'abitudine all'allattamento al seno è costruita fin dai primi momenti di vita del bambino. Per tale ragione, subito dopo il parto si mette il neonato in contatto immediato e prolungato con la madre: contatto profondo noto come "bonding". Il bambino è capace di trovare da solo il seno e compiere l'atto della suzione. Dopo il parto in condizioni fisiologiche, tutte le mamme hanno la capacità produttiva del latte.
Si ricorre all'allattamento artificiale se non è possibile allattare al seno. Esempio: si può ricorrere all'allattamento artificiale se il bambino, nato prematuro, non può succhiare dal seno, nel caso ci siano ragadi al seno o dolori al capezzolo, nel caso la mamma sia lontana dal bebè o se l'uso dei farmaci ne impedisce l'atto.
L'allattamento misto consiste nell'integrare la nutrizione con latte da biberon, artificiale o auto-estratto. Molto spesso non è possibile effettuarlo dal seno, in tal caso integrare il latte artificiale aiuta specie nel caso di una mamma lavoratrice o in caso insorgano ragadi o mastite, infezioni che non permettono di allattare al seno.
L'allattamento in gravidanza, fatto salvo consigli specialistici individuali, non è sconsigliato. La SIMP, Società Italiana di Medicina Perinatale, ed il Tavolo Tecnico per la Promozione dell'Allattamento al Seno del Ministero della Salute ritengono che per la maggior parte delle donne la coesistenza di gravidanza ed allattamento al seno risulti sicura per madre, embrione, feto e lattante.
L'allattamento senza gravidanza, comunemente detto indotto, è una pratica per cui una mamma può scegliere di allattare anche senza gravidanza. Il fenomeno ha radici molto lontane: storicamente già nel 1935 Antonio Scarpa, luminare della medicina, presentò al IV Congresso Nazionale di Nipiologia un'inchiesta su un fenomeno che chiamò lactatio agravidica, ossia l'induzione della lattazione con massaggi al seno e assumendo cibi galattogoghi.
Il Ministero della Salute osserva che nei primi giorni dopo il parto si concentra la produzione del colostro, un liquido giallognolo, ricco di proteine, minerali, vitamina A e anticorpi. In seguito, il colostro diventa latte maturo, più ricco di grassi, carboidrati e vitamine B. La composizione del latte cambia con il passare dei mesi, nella giornata e durante la poppata: all'inizio, per esempio, ha meno grassi, ma aumentano alla fine della suzione. Se possibile la nutrizione al seno è raccomandata per almeno sei mesi. Per il latte artificiale, il discorso è diverso. Esso è "adattato", diverso dal "vaccino" che non è consono al neonato: un neonato necessita per 4 mesi di assumere 3-4 chili; il latte vaccino è pensato per i vitelli che necessitano di 10 chili, pertanto nocivo al bambino. Latte in polvere o liquido, a seconda delle necessità, risultano meno digeribili e serve siano passate almeno tre ore prima di allattare nuovamente.
Età
L'Organizzazione Mondiale della Sanità invita le donne a portare avanti la nutrizione al seno anche fino ai due anni (o comunque fino a quando la mamma e il figlio lo desiderano). Più ragionevolmente, andrebbe bene arrivare almeno al primo compleanno del bambino. Così facendo, si garantirebbe una protezione contro le infezioni che andrebbe ben oltre il periodo di allattamento e durerebbe in molti casi per tutta la vita. Nutrire il neonato al seno è sempre consigliato. Vediamo cosa fare nel caso di allattamento artificiale o allattamento misto.1-6 mesi
Latte di tipo 1 da somministrare fino ai sei mesi: ha una composizione più vicina al latte materno, contenuto energetico compreso tra 64 e 72 calorie per 100 Cc di prodotto e come fonte di zuccheri solo il lattosio e maltodestrine; contiene Omega 3 e 6 e basso contenuto proteico.6-12 mesi
Latte di tipo 2, detto di proseguimento, arricchito con ferro: l'apparato digestivo più maturo e le necessità nutrizionali diverse e più complesse consentono di iniziare lo svezzamento.1- 3 anni e Bambini grandi
L'Organizzazione Mondiale della Sanità invita le donne a portare avanti la nutrizione al seno anche fino ai due anni (o comunque fino a quando la mamma e il figlio lo desiderano).Come fare?
Posizioni e modi di allattare
- Per la poppata le posizioni comunemente usate sono: posizione a culla, abbraccio trasversale, sdraiata di lato, la presa sottobraccio, la posizione della lupa, la posizione verticale;
- Per l'allattamento gemellare, le posizioni comunemente usate sono: posizione rugby doppia, posizione culla-rugby, posizione a culla doppia
- Per l'l'uso del biberon, è raccomandata la posizione tradizionale: seduti con il bambino in braccio, a cavalcioni
Attaccamento
Il bambino, non si deve attaccare solo al capezzolo ma anche all'areola. Far roteare il capo al bimbo per succhiare aumenta il rischio delle ragadi al seno.Suzione
La suzione stimola nel bambino la produzione di serotonina, fondamentale nel regolare umore e sonno. Assicurarsi che il bambino si attacchi sempre bene in profondità, coprendo l'areola in modo che il capezzolo arrivi in fondo al cavo orale. Se il capezzolo è piatto o introflesso, l'attacco potrebbe essere difficile, ma è possibile usare varie tecniche come il massaggio della mammella o l'uso di una pezzuola fredda/umida per facilitarne l'estroflessione.Distaccamento
Molto importante è anche un distaccamento graduale, non brusco, aiutato con un dito posto all'angolo della boccaRuttino
Per permettergli di espellere l'aria accumulata durante il pasto il bambino dovrebbe fare il ruttino. Può capitare, col ruttino, la fuoriuscita del latte, ma un semplice rigurgito non dovrebbe preoccupareDosi
Mediamente il neonato necessita di 8-12 dosi in una giornata che dopo alcune settimane si riducono a 6-8: la regola da seguire é fornire latte secondo l'appetito. Far passare almeno tre ore tra un pasto e l'altro nel caso del latte artificiale: diversamente dal latte mammellare esso è meno tollerato. Serve non superare le sei dosi al giorno di latte artificiale, con ritmo meno frequente la notte. Al 5° mese ha luogo lo svezzamento: occorre sostituire il latte di tipo 1 con un tipo 2, detto "di proseguimento", per 200-250 ml a pasto.Orari
La regola da seguire é fornire latte secondo l'appetito, considerando la necessità di 8-12 sessioni di allattamento per il neonato, 6-8 dopo alcune settimane e con ritmo meno frequente la notte.Dove allattare
La posizione sdraiada a letto è una delle posizioni più comuni e comoda per le richieste notturne o in caso di taglio cesareo. L'allattamento fuori casa non deve spaventare. Serve infatti essere preparati al bisogno con tutto l'occorrente. Per essere preparati, oltre a cambi pannolini e rigurgiti, fondamentali sono biberon, scalda biberon e dosatore nel caso per il latte artificiale; nel caso dell'allattamento al seno, coppette assorbilatte, da inserire tra capezzolo e reggiseno, buttare dopo la poppata e reinserire al bisogno e coppette paracapezzoli in argento per prevenire o curare le ragadi al seno. In pubblico, se il desiderio di tutelare la privacy é forte, si possono cercare "baby-pit-stop" vicini o munirsi di magliette da allattamento, studiate per far attaccare al seno il piccolo e non scoprirsi: al ristorante la regola è la medesima
Pro e contro
Ragadi al seno
Le ragadi al seno si mostrano come screpolature o taglietti, più o meno profondi, sul capezzolo. Sono lesioni piuttosto dolorose e in alcuni casi possono sanguinare. Molto spesso sono dovute a una posizione scorretta della suzione, ma anche alla scarsa idratazione o pulizia. In tal caso è consigliato l'uso delle coppette paracapezzoli in argentoRischi
Nel caso di seno morbido, vuoto, dolore da allattamento, candida al seno, allattamento e giramenti di testa, coliche del neonato, stitichezza del neonato, meteorismo o sonnolenza si consiglia un consulto specialistico.Strumenti
Paracapezzoli in argento
Durante il periodo dell'allattamento, soprattutto nel primo periodo, é abbastanza comune che la pelle dei capezzoli presenti una leggera irritazione. Se il dolore persiste però la cosa non é normale e spesso può portare alla comparsa di ragadi al seno o taglietti al capezzolo molto dolorosi. Per prevenire le ragadi al seno o guarire dalle ragadi al seno è consigliato l'uso delle coppette in argento SenoCap®..Biberon
Sono tra gli strumenti che determinano lo svezzamento e un passaggio alla prossima fase, con distacco dal seno. E' possibile comperare dei biberon tettarella che riproducono sensazioni del contatto al seno.Tiralatte
E' uno strumento che permette la conservazione del latte materno e il successivo uso anche quando la mamma non c'é, offerto al bambino magari dal padre con il biberon. Il latte auto-estratto é un'ottima alternativa perché si tratta sempre di latte materno; viene spesso usato per stimolare la produzione del latte.Assorbilatte
Le coppette assorbilatte sono cuscinetti per allattamento, panni o un cuscinetto monouso, indossati dalla madre per assorbire il latte che potrebbe fuoriuscire tra le poppate. E' inserito tra il reggiseno e il seno.Collana da allattamento
Capita che il bambino cominci a giocare con la maglia della mamma, a tirarle i capelli o a graffiarle il seno con le sue unghiette: la collana da allattamento, attrae subito l'attenzione del bimbo e, l'esperienza sensoriale, lo mantiene concentrato sull'atto della poppata.Maglia da allattamento
Se il desiderio di tutelare la privacy é forte, é possibile munirsi di magliette da allattamento, studiate per far attaccare al seno il piccolo e non scoprirsi.Legge: maternità, paternità e ferie
Inps
L'indennità per riposi giornalieri spetta alle madri e ai padri lavoratori dipendenti per la cura del bambino, anche se adottato o in affidamento.Maternità
Fino al primo anno di vita del bambino o entro un anno dall'ingresso in famiglia del minore adottato o in affidamento, la lavoratrice e il lavoratore dipendente hanno diritto a due ore al giorno di riposo, se l'orario di lavoro é di almeno sei ore giornaliere, e a un'ora, se l'orario é inferiore a sei. I riposi raddoppiano in caso di parto gemellare o plurimo e di adozione o affidamento di almeno due bambini, anche non fratelli ed eventualmente entrati in famiglia in date diverse.Nell'ambito della tutela della maternità é ricompresa una misura, quella dell'allattamento a rischio, prevista dal nostro legislatore per garantire alla neo-mamma uno stile di vita sano tale da non pregiudicare e compromettere l'allattamento.
L'indennità per riposi da allattamento é a norma per tutte le lavoratrici dipendenti: sono incluse le lavoratrici del comparto Scuola. Nel rispetto del D. Lgs. n. 151/2001 al personale docente spetta una sola ora al giorno dato l’orario giornaliero inferiore alle 6 ore.Presso il sito dell'ispettorato del lavoro é possibile fare il download del modulo per la richiesta di interdizione anticipata/post partum dal lavoro per lavoratrici madri addette a lavori vietati o pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino.
Busta paga
Per il congedo ad ore l'indennità economica é pari all'ammontare dell'ora di allattamento. Durante le ore di permesso la lavoratrice percepisce il 100% della retribuzione prevista dal contratto di lavoro.Ferie
Le ferie maturano durante la maternità Dipende dalla tipologia di congedo. Nel caso del congedo di maternità obbligatorio, la maturazione delle ferie in maternità avviene come durante il lavoro regolare. Nel caso del congedo di paternità in alternativa alla madre, le ferie maturano regolarmente. Nel caso del congedo parentale, le ferie non maturano così come non maturano durante il riposo giornaliero.Paternità
L'articolo 4, comma 24, lettera a), della legge 28 giugno 2012, n. 92 ha istituito il congedo obbligatorio e il congedo facoltativo, alternativo al congedo di maternità della madre, fruibili dal padre lavoratore dipendente anche adottivo e affidatario, entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio.L'indennità per riposi giornalieri spetta alle madri e ai padri lavoratori dipendenti per la cura del bambino, anche se adottato o in affidamento.
L'articolo 40 del D.Lgs. 151/01 prevede la fruizione dei riposi orari da parte del padre lavoratore nei casi: a) in cui i figli siano affidati al solo padre; b) in cui la madre lavoratrice dipendente non se ne avvalga; c) nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente; d) di morte o di grave infermià della madre. La giurisprudenza in merito ritiene ammissibile la fruizione dei riposi giornalieri da parte del padre, oltre che nell'ipotesi di madre lavoratrice autonoma, anche nel caso di madre casalinga: la madre casalinga impegnata in attivit che la distolgono dalla cura del neonato deve essere considerata, alla stessa stregua della lavoratrice non dipendente.
I lavoratori dipendenti devono presentare la domanda sia al proprio datore di lavoro che all'istituto INPS esclusivamente in modalità telematica, attraverso uno dei seguenti canali:
- servizio online dedicato, cliccando su "Accedi al servizio";
- Contact Center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- patronati, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
F.a.q.
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Latte dal seno senza gravidanza
La fuoriuscita di siero dal capezzolo per le donne non in gravidanza é un evento comune e non allarmante. Se il siero sembra latte, o colostro, detto "primo latte", viene definita galattorrea non puerperale e si richiede un consulto specialistico.
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Allattare rovina il seno?
Allattare nel modo corretto non rovina il seno e un contatto immediato e prolungato con la madre offre molti vantaggi: contatto profondo noto come "bonding".
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Allattare con le protesi al seno e pericoloso?
Non esistono né rischi né controindicazioni. Si può allattare con le protesi al seno.
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E' sconsigliata la permanente?
La permanente non é sconsigliata, poiché si ritiene non vi sia modo per le tracce chimiche assorbite dal cuoio capelluto di "contaminare" il latte materno.
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Fino a che età allattare?
L'Organizzazione Mondiale della Sanità invita le donne a portare avanti l'allattamento al seno anche fino ai due anni (o comunque fino a quando la mamma e il figlio lo desiderano).